Sono molti i particolari che colpiscono di Istanbul.
Il traffico intenso, il grande ponte Bogùaziçi, sospeso tra Asia ed Europa, percorso ogni giorno da quattro milioni di persone che devono pagare un pedaggio. Del palazzo Beylerbeyi (letteralmente Palazzo del Signore dei Signori), residenza estiva dei sultani sulla sponda asiatica, ricordo, più ancora dello sfarzo tutto europeo, delle 24 camere, dei 6 saloni, più dei cristalli di Boemia usati per i lampadari e dei vasi Ming che ne adornano gli ampi spazi, la brevità della sua realizzazione. Fu costruito tra il 1861 e il 1865. Una rapidità che non ha minimamente influito sull’eleganza, sullo stile o sulla scelta dei materiali. Il progetto originale è stato seguito in tutta la sua magnificenza, in tutto il suo sfarzo. Sembra una costante, questa. La mastodontica chiesa di Santa Sofia fu costruita in soli cinque anni, tra il 532 e il 537, la Moschea di Solimano il Magnifico tra il 1550 e il 1557, la Moschea Blu tra il 1609 e il 1616.
La Moschea Blu. Per i turchi è la Sultan Ahmet Camii. Per chi incontra per la prima volta l’architettura religiosa ottomana, ne è la più alta espressione artistica. Le sue elaborate decorazioni, la disposizione degli spazi, l’assenza di punti di riferimento “a terra” caratteristici delle chiese cattoliche, come l’altare, il tabernacolo o le croci, favoriscono la concentrazione di chi prega e attira irresistibilmente verso l’alto lo sguardo. Perché in una moschea tutto tende al cielo, al divino.
Sorge sulle rive del Bosforo, nel punto di confluenza del Mar Nero col Mar di Marmara, ed è l'unica città al mondo costruita su due continenti. È stata capitale di tre imperi delle cui vestigia è custode, e si trova in posizione geografica che la rende crocevia tra l'Europa e l'Asia.
Città affascinante, gioiosamente viva, dall'inconfondibile profilo disegnato dalle cupole e dai minareti. Il traffico caotico, i richiami dei Muezzin, le urla dei venditori ambulanti, segnano il pulsare di questa città sempre viva.
Musei, chiese antiche, palazzi, moschee grandiose, il bazar coperto con i suoi 4000 negozi e botteghe distribuiti in un labirinto di stradine, il Bosforo con i suoi tramonti infuocati e le notti stellate fanno sì che il tempo trascorso in questa città rimanga indelebilmente impresso nella memoria di tutti i viaggiatori.
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